MNDA newsletter – febbraio 2021

N.B. Il notiziario è pubblicato in Italiano con permesso del Motor Neurone Disease Asssociation.

Benvenuti all’edizione di Febbraio 2021 del notiziario internazionale scientifico del Motor Neurone Disease Association:

In questa nuova edizione del notiziario riportiamo:

• L’uso dell’intelligenza artificiale può aiutare i medici a individuare, prevedere e gestire meglio la progressione della malattia? Un consorzio europeo, che include rappresentanti del settore accademico e della ricerca, mira a scoprirlo.
• I ricercatori dell’Università di Sheffield usano una nuova tecnica di imaging per misurare le anomalie mitocondriali nella MND.
• I ricercatori sviluppano sensori “estensibili” che potrebbero aiutare a diagnosticare la MND.
• Una nuova recensione suggerisce che una moderata attività fisica potrebbe aiutare a rallentare il deterioramento muscolare nelle persone che vivono con MND.
• Nuove intuizioni sulla mislocalizzazione di TDP-43 e sui danni che provoca al DNA possono aiutare a identificare futuri obiettivi terapeutici.

Per altre notizie sulla MND, il nostro blog scientifico ha nuovi articoli che si concentrano sull’impatto della pandemia di COVID-19 sulla ricerca, gli studi clinici e le cure palliative nella MND. Inoltre una recensione di un nuovo documento che chiede se i test genetici dovrebbero essere offerti a tutte le persone con diagnosi di MND?

Ci auguriamo che trovi interessante l’edizione di questo mese del notiziario scientifico MND Research Monthly.

 

Squadra-Sviluppo delle Ricerche
Motor Neurone Disease Association
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Usare l’intelligenza artificiale per migliorare l’assistenza nella MND
Un progetto gestito da un consorzio di istituzioni europee mira a migliorare la cura delle persone con MND attraverso un uso mirato di intelligenza artificiale (AI). Lo studio quadriennale, chiamato BRAINTEASER, monitorerà 300 partecipanti utilizzando vari sensori indossabili e applicazioni digitali. I dati raccolti aiuteranno i medici a individuare, prevedere e gestire meglio la progressione con cinque obiettivi chiave: descrivere meglio i meccanismi alla base della MND; classificare i pazienti in base al modo in cui la loro condizione evolve; prevedere la progressione della malattia in modo tempestivo; indagare il ruolo che giocano i fattori ambientali e suggerire interventi che possono ritardare la progressione della malattia. Il gruppo BRAINTEASER spera che aiutando a rendere l’assistenza sanitaria più proattiva che reattiva, le persone possano vivere più a lungo una vita più sana e soddisfacente.

Leggete di più, qui:
European Project Using Artificial Intelligence to Improve ALS Care

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La tecnica di imaging misura le anomalie mitocondriali nella MND
Una tecnica di imaging chiamata MRS può essere utilizzata per valutare le anomalie mitocondriali nelle persone con MND, hanno dimostrato i ricercatori dell’Università di Sheffield. La MRS permette ai ricercatori di misurare i livelli di ATP, che è la “valuta energetica” utilizzata principalmente dalle cellule. Confrontando le misurazioni prese sia dai pazienti che dai controlli, i ricercatori sono stati in grado di identificare i segni di anomalie mitocondriali sia nel cervello che nei muscoli delle persone con MND. Anche se questo era solo un piccolo studio, i risultati suggeriscono che queste misurazioni di problemi mitocondriali sono rilevanti in senso clinico in quanto sono stati collegati a una maggiore disabilità e peggiore funzione polmonare.

Leggete di più, qui:
Imaging Technique Measures Mitochondrial Abnormalities in ALS

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I sensori elettronici “estensibili” potrebbero aiutare a diagnosticare la MND
Uno studio suggerisce che l’elettronica estensibile che ha proprietà meccaniche simili ai tessuti può rilevare meglio i segnali dal corpo dei pazienti rispetto agli attuali sensori più rigidi. I sensori elettronici possono fornire informazioni preziose che possono aiutare nella diagnosi e nella gestione delle malattie. Tuttavia, questi non sono tipicamente flessibili, quindi non si allungano e non si piegano con il movimento. I ricercatori hanno ora creato un sensore che sarebbe resistente agli effetti dell’allungamento utilizzando strati di elastomeri di varia rigidità – le parti che contengono l’elettronica sono più rigide, anche se ancora elastico nel complesso. Questo significa che le prestazioni del dispositivo non è significativamente compromessa. Questo progetto è stato testato come strumento diagnostico per la MND – l’idea è che il dispositivo potrebbe misurare accuratamente l’attività, che è influenzata dalla malattia.

Leggete di più, qui:
Stretchable Electronics May Allow Wearable Sensors to Diagnose ALS

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Un’attività fisica moderata potrebbe rallentare il deterioramento muscolare
Uno studio di revisione ha scoperto che una moderata attività fisica potrebbe rallentare il deterioramento muscolare associato alla progressione della MND, migliorando la qualità della vita dei pazienti. Sono stati esplorati i risultati di 10 studi clinici degli ultimi cinque anni. Tutti questi studi si sono concentrati sugli effetti dell’esercizio terapeutico sui punteggi ALSFRS-R, e la maggior parte ha trovato che questi sono migliorati significativamente dopo sei mesi, mostrando un tasso più lento di declino funzionale in coloro che hanno intrapreso un esercizio moderato due volte alla settimana rispetto a quelli che non lo hanno fatto. Questo indica che l’esercizio moderato potrebbe contribuire a rallentare il deterioramento muscolare nelle persone con MND, migliorando la loro capacità di svolgere le attività della vita quotidiana.

Leggete di più, qui:
Moderate Physical Activity May Slow Muscle Deterioration

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Collegamento del danno DNA a TDP-43 anormale
Anomalie nell’attività della proteina TDP-43 possono aumentare i danni al DNA nelle cellule, come mostra uno studio. TDP-43 si trova solitamente nel nucleo, dove è coinvolto nell’elaborazione del DNA e dell’RNA. Nella MND tende ad accumularsi in grumi nel citoplasma, anche se le conseguenze esatte sono ancora sconosciute. I ricercatori hanno ora dimostrato che le cellule senza TDP-43 nucleare hanno aumentato le quantità di R-loops, che sono una struttura risultante dalla produzione di RNA messaggero. Hanno scoperto che il TDP-43 si localizza vicino a questi R-loops, e potenzialmente partecipa alla generazione di molecole di RNA funzionali. Tuttavia, un aumento di R-loops nelle cellule prive di TDP-43 nucleare si traduce in un maggiore danno al DNA, che è noto per degradare la salute cellulare. Puntare su questa attività potrebbe essere una futura strategia terapeutica per il trattamento della MND.

Leggete di più, qui:
TDP-43 Protein Abnormalities in ALS Linked to DNA Damage
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Versione originale della newsletter in inglese:

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