Punti salienti:
• Questo studio fornisce prove di un possibile effetto positivo di RNS60 sulla progressione della SLA.
• La sopravvivenza mediana è stata di 6 mesi più lunga nelle persone randomizzate a RNS60 rispetto al placebo.
• È stata valutata l’associazione tra il tasso di declino respiratorio e la sopravvivenza.
• Il gruppo RNS60 ha registrato tassi di declino respiratorio più lenti.
• Il tasso di declino respiratorio era inversamente associato alla sopravvivenza a lungo termine.
Razionale
In uno studio di fase 2 randomizzato e controllato con placebo in persone che vivono con la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) sono stati osservati effetti positivi di RNS60 sulla funzione respiratoria e bulbare. Obiettivo dello studio: indagare la sopravvivenza a lungo termine dei partecipanti allo studio e la sua associazione con lo stato respiratorio e i biomarcatori di neurodegenerazione e infiammazione.
Disegno dello studio
È stato condotto uno studio clinico di fase 2, randomizzato, in doppio cieco. I partecipanti allo studio sono stati arruolati in 22 centri italiani esperti di SLA da maggio 2017 a gennaio 2020. Lo stato vitale di tutti i partecipanti è stato accertato trentatré mesi dopo l’ultima visita dell’ultimo paziente dello studio (LPLV). I partecipanti erano persone che vivono con la SLA, con progressione di malattia suddivisa in lenta o veloce in base al declino della capacità vitale forzata (FVC) durante il trattamento dello studio. Sono stati valutati anche i livelli demografici, clinici e di biomarcatori e la loro associazione con la sopravvivenza.
Risultati:
La durata media del follow-up è stata di 2,8 anni. La sopravvivenza mediana a lungo termine è stata di sei mesi più lunga nel gruppo RNS60 (p = 0,0519). La FVC al basale e i tassi di declino della FVC durante le prime 4 settimane di partecipazione allo studio erano equilibrati tra i bracci di trattamento attivo e placebo. Dopo 6 mesi di trattamento randomizzato e controllato con placebo, il declino della FVC era significativamente più lento nel gruppo RNS60 rispetto al gruppo placebo. I tassi di progressione della FVC durante il trattamento erano fortemente associati alla sopravvivenza a lungo termine (sopravvivenza mediana: 3,7 anni nei pazienti con progressione lenta della FVC; 1,6 anni nei pazienti con progressione rapida della FVC). L’effetto di RNS60 nel prolungare la sopravvivenza a lungo termine è stato maggiore nei partecipanti con livelli bassi di NfL (sopravvivenza mediana: >4 anni nel gruppo con livelli bassi di NfL – RNS60; 3,3 anni nel gruppo con livelli bassi di NfL – placebo; 1,9 anni nel gruppo con alti livelli di NfL – RNS60; 1. 8 anni nel gruppo con alti livelli di NfL – RNS60). 8 anni nel gruppo con alti livelli di NfL – placebo) e Monocyte Chemoattractant Protein-1 (MCP-1) (sopravvivenza mediana: 3,7 anni nel gruppo con bassi livelli di MCP-1 – RNS60; 2,3 anni nel gruppo con bassi livelli di MCP-1 – placebo; 2,8 anni nel gruppo con alti livelli di MCP-1 – RNS60; 2,6 anni nel gruppo con alti livelli di MCP-1 – placebo) al basale.
Conclusione:
In questa analisi post-hoc, la sopravvivenza a lungo termine è risultata più lunga nei partecipanti randomizzati a RNS60 rispetto a quelli randomizzati al placebo ed è stata correlata a tassi di progressione della FVC più lenti, suggerendo che una sopravvivenza più lunga possa essere mediata dall’effetto del farmaco sulla funzione respiratoria. In queste analisi post-hoc, l’effetto benefico del RNS60 sulla sopravvivenza è stato più pronunciato nei partecipanti che, all’ingresso nello studio, avevano bassi livelli di NfL e MCP-1, suggerendo che questo potrebbe essere un sottogruppo da prendere in considerazione in studi futuri che indagano gli effetti diel RNS60 sulla sopravvivenza.
Autori:
Pupillo, Ea2, Bianchi, Ea, Bonetto, Va, Pasetto, La, Bendotti, Ca, Paganoni, Sbc, Mandrioli, Jde, Mazzini, Lf, RNS60 – ALS Study Group1
aResearch Center for ALS, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, Milano, Italy
bSean M. Healey & AMG Center for ALS at Mass General Hospital, Department of Neurology, Boston, USA
cSpaulding Rehabilitation Hospital, Department of PM&R, Harvard Medical School, Boston, USA
dDepartment of Biomedical, Metabolic and Neural Sciences, University of Modena and Reggio Emilia, Modena, Italy
eDepartment of Neurosciences, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Modena, Italy
Ringraziamo tutti i partecipanti e ricercatori dello studio.
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